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Vocalist, compositrice, improvvisatrice, Marilena Paradisi spazia con la sua espressività dal jazz alla musica contemporanea, instancabile ricercatrice sull’uso e sulla sperimentazione della voce.
Da anni la sua ricerca si volge all’espressione e al colloquio musicale profondo basato sul rapporto che consente di mettere ancora di più in gioco se stessi. Con i suoi vari progetti artistici Marilena Paradisi si è esibita in Italia ma anche all’estero, a New York, Lisbona, Madrid, Berlino, Finlandia e in particolare in India.
Ha ottenuto riconoscimenti internazionali per lo spessore espressivo e interpretativo, con recensioni sui principali magazine internazionali di settore (pensiamo a Jazzhot, Jazztimes, Cadence Magazine, ma anche le nostre Musica Jazz e Jazzit).
È stata classificata tra i “Migliori Nuovi Talenti” nei Top Jazz di Musica Jazz degli anni 2002, 2004, 2008 e 2010.
Sempre attenta ai risvolti internazionali della propria attività, alla conoscenza e all’aggiornamento, Marilena Paradisi ha studiato la vocalità di varie parti del mondo tra le quali l’India.
Nel 2008 conosce Michiko Hirayama, una delle più grandi cantanti contemporanee del Novecento e interprete dei capolavori di Giacinto Scelsi, con la quale studia canto contemporaneo e sviluppa le sue capacità di sperimentazione e improvvisazione vocale. L’incontro e lo studio con la Hirayama e l’amore per le opere di Scelsi portano Marilena ad interessarsi alla musica indiana.
Tra il 2008 e il 2009, vinta una borsa di studio e invitata in India in Mumbai, studia per tre mesi i Raga e il canto classico Industani con il maestro Dhanashree Pandit Rai.
In India ha cantato col grande pianista indiano Louis Banks e il suo trio al Bangalore Jazz Festival e al Blue Frog in Mumbai. Sempre a Mumbai dal settembre 2014 a marzo 2015 ha tenuto un corso di Canto Jazz al Vocal Department of Western Music c/o First Comprehensive Institute of Contemporary Music.
Dal 2002 al 2014 Marilena Paradisi ha pubblicato ben sette album come leader, in collaborazione con importanti musicisti italiani e internazionali. I primi tre sono orientati al classico jazz: I’ll Never Be The Same (Philology 2002), col trio di Eliot Zigmund; Intimate Conversation (Abeat Records 2004) in duo col contrabbassista Pietro Leveratto; il disco dal vivo Pensiero.
Omaggio a Gino Paoli (Philology 2007), in trio con Renato Sellani e Dino Piana. Nel 2008 come ospite del gruppo jazz Hot Tune registra il disco Magique (Slam Records) di Alberto Popolla. Intrapresa la ricerca di sperimentazione e vocalizzazione e sonorizzazione delle immagini, sia pittoriche che filmiche, Marilena collabora alla sonorizzazione delle musiche del film di Massimo D’Orzi Samara.
Questo tipo di ricerca condiziona inevitabilmente i dischi successivi, caratterizzati da una virata tra contemporanea e improvvisazione totale: Rainbow Inside (Silta Records 2010), con il chitarrista Arturo Tallini, è una ricerca sulla libera e totale improvvisazione, questa volta sulle immagini pittoriche di Alessandro Ferraro; Prelude For Voice and Silence (Siltaclassics 2011) è un lavoro per voce sola e in duo con la partecipazione straordinaria di Michiko Hirayama, improvvisazione totale che inaugura la nuova collana di musica Classica Moderna, SILTACLASSICS; Come Dirti (Silta Records 2012), con special guest Stefania Tallini, è incentrato sull’improvvisazione della musica e di poetici testi in Italiano. Il settimo progetto a suo nome si chiama The Cave (Silta Records 2013), in duo col percussionista Ivan Macera, una originale ricerca sui suoni nelle grotte del Paleolitico, una ricerca incentrata sui suoni che possono avere ispirato i primi artisti nelle grotte del Paleolitico, progetto e’ stato presentato all’Auditorium Parco della Muisca l’11 gennaio 2014.
Il 4 settembre 2017 la norvegese Losen Records pubblica Some Place Called Where, ottavo album di Marilena Paradisi, stavolta in coppia con una figura monumentale: il pianista Kirk Lightsey, con cui condivide otto brani per pianoforte e voce.
Maggiori informazioni:
+39 (0)546 621676
ombretta@elcobravenus.com
Talianska unikátna speváčka Marilena Paradisi debutovala s albumom I'll Never Be The Same v roku 2003. Talentovaná lyrická umelkyňa má na svojom konte už sedem albumov s poprednými umelcami, no stále nie je v povedomí jazzovej elity a veľa sa o nej nedočítate. Zmeniť to môže práve jej 8. album Some Place Called Where, na ktorom sa spojila s legendárnym americkým klaviristom Kirk Lightseyom. Album sa teší priazni kritikov a objavil sa aj na známom medzinárodnom jazzovom blogu Jazz Profiles. Osem kompozícií od autorov ako Charles Mingus, Ron Carter, Wayne Shorter s ...
●新品CD● MARILENA PARADISI / Some Place Called Where:
イタリアのヴォーカリスト、マリネーラ・パラディージ と、デトロイト生まれのピアニスト、カーク・ライトシーのデュオ・アルバム。
From time-to-time, the editorial staff at JazzProfiles likes to turn its attention to vocal Jazz, especially when something new and different catches it’s ear. Such was the case recently when Marilena Paradisi, a vocal Jazz artist based in Italy reached out with a request to send me her latest recording. “Some Place Called Where” is the eighth album by the well known italian vocalist Marilena Paradisi and she brings to the music on it a growing lyrical awareness and a very special partnership with the American piano master Kirk Lightsey.
How did you meet? Why did you decide to record together?
More than meeting, we had a real date! I’m joking, but it’s really like that! I had the chance to listen to many live concerts by Mr. Lightsey, especially here in Italy at the end of the 1990s, and I sent him my debut record I’ll Never Be The Same (Philology, 2002). He appreciated that a lot. I’ve always wanted to record with him someday. At the beginning of 2017, after a lot of adventures and when I was back from several trips, I had the chance to listen to Lightsley playing live in some recent videos. I thought of a repertoire that I wanted to record as a duet with him. Without hesitating, I wrote to him about my idea and the music. He appreciated it a lot and, luckily, we were able to find two free days in order to record!
How did you choose the tracks?
I chose the repertoire (a dozen tracks), among those which I liked singing the most in that moment. Then we chose the ones which worked better for the piano-voice line up. Lightsey proposed just one track, Fresh Air (the track which closes the record), a composition of his in 6/8 written in the early 70s and imagined for the flute and piano. Then he asked me to write the lyrics.
di Angela Lonardo - Il Giornale OFF
Dopo tre dischi centrati sul jazz e quattro tra contemporanea e improvvisazione totale, Marilena Paradisi torna alla musica delle origini con “Some Place Called Where”, opera intima e delicata, pubblicata dalla norvegese Losen Records, in cui la vocalist italiana duetta con Kirk Lightsey.
Origini:Italy
Genere:Jazz
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e-mail:ombretta@elcobravenus.com
Marilena Paradisi e Kirk Lightsey
Some Place Called Where (©)2017
Jazz e magia, brani di Shorter, Waldron, Carter e altri in Some Place Called Where un’opera intima e delicata pubblicata da Losen Records. Pianoforte e voce per lo straordinario duo con la vocalist italiana Marilena Paradisi e il pianista americano Kirk Lightsey
Recorded, mixed and mastered May 2017 by Clive Simpson at Studio Extra Beat, Rome
Produced by Marilena Paradisi
Artistic project and arrangements by Marilena Paradisi
Front cover photo by Petter Furuseth
Inside cover photos by Paolo Soriani
Cover design by Design Holtmann
Marilena Paradisi, Eliot Zigmund & Pietro Leveratto
I'll never be the same (©)2002
Marilena Paradisi & Pietro Leveratto
Intimate conversation (©)2004
Marilena Paradisi, Renato Sellani & Dino Piana
Pensiero (Omaggio a Gino Paoli) (©)2007
Marilena Paradisi & Arturo Tallini
Rainbow inside (©)2010
Marilena Paradisi & Michiko Hirayama
Prelude for voice and silence (©)2011
Marilena Paradisi
Come dirti (©)2012
Marilena Paradisi & ivan macera
The cave (©)2013